Giacomo Conterno | Barolo Monfortino 1926
In questi anni di continui assaggi ho imparato a capire come il vino sia qualcosa di vivo e imprevedibile. Qualche tempo fa per motivi privati, ho voluto regalare a una persona una bottiglia di questo eccezionale barolo, come spesso capita, la scelta dell’annata corrisponde con la nascita di questa persona. Se cercassi sugli scritti riguardanti l’andamento climeatico del 900, l’annata 1926 sarebbe classificata “mediocre” ma non appena estratto il tappo, con molta delicatezza e non poca fatica, ho trovato nel bicchiere un vino che custodiva perfettamente i suoi 90 anni. Il colore aveva una tonalità mattone scarico e il naso ricordava accenni di catrame, paprika dolce, tabacco e una costante terrosa; ma è nel palato che questo grande vino dimostra tutta la sua classe entrando dritto e pulito e dimostrando a metà bocca un tannino leggero ed estremamente vellutato che chiude con una sensazione balsamica ed officinale. Chapeau