In questi ultimi mesi si è parlato abbondantemente del millesimo 2015, in particolare una zona che ha messo d’accordo tutta la stampa di settore è stata sicuramente Bordeaux, in cui troviamo già nei primissimi assaggi “en primeur”, un’ottimo equilibrio tra “potenza” e “finezza”, ma considerando che di questo argomento se n’è discusso parecchio, oggi ho il piacere di condividere con voi alcuni assaggi fatti al Domaine de la Romanée Conti nel mese di giugno, in cui ho potuto, con mio grandissimo piacere, comprendere una parte dei grandi Cru borgognoni nell’annata sopracitata; in questo primo appuntamento ne vediamo alcuni, ma state #sintonizzati per leggere il resto:
Corton: per la prima volta da quando il Domaine ha preso in affitto queste tre parcelle di Corton(“Le Clos du Roi”,”Les Renardes”,”Les Bressandes”)si evidenzia un notevole miglioramento nel vino. Generalmente il Corton ha una discreta austerità e in questo assaggio denota una potenza ed una finezza che tattilmente accompagnano il vino fino alla “finale”.
Echezeaux: naso di ciliegia e lamponi molto fresco e fragrante; in bocca si presenta con un attacco molto denso e diretto che sviluppa una splendida finezza a metà bocca; la finale è lunga e avvolgente, vino estremamente “gentile”. Rimarrà in affinamento 18 o 20 mesi in barrique.
Romanée Saint-Vivant: un vino eccezionale, di “maniera”, cesellato, preciso, in cui verticalità e volume si miscelano a meraviglia. Una piccola Romanée Conti meno imponente e con una finale decisamente più aggressiva e di sontuosa freschezza.
Non perdetevi la prossima newsletter con: Grand Echezeaux, Richebourg, La Tache e Romanée Conti.